Gran Sasso d'Italia, Abruzzo,"La bella addormentata"
ATV
Amateur Television
Di ATV in Abruzzo
se ne parlava già agli inizi degli anni
“80,"in quel
tempo" io e il compianto Alfio I6CGE,
abbiamo effettuato diversi esperimenti, io mi ero autocostruito un RX TX da un progetto
preso su VHF Communications,(progetto
di G Sattler, DJ4LB, VHF Communications 1973/1 pag.
2-15) si operava sulla banda dei 432 Mhz,
in B/N e in modulazione di ampiezza.
Dopo molti
anni di inattività, l'ATV è riesplosa nel 2000, all'epoca io mi
sentivo spesso con Lucio, IW6OCN, lui era entusiasta dei suoi esperimenti con le cavità a 10 GHz,
piano piano mi convinse a riprendere gli
esperimenti ATV che avevo interrotto negli anni "80.
Successivamente io e Lucio abbiamo
sensibilizzato altri OM della sezione ARI di Pescara, in particolare Amato
I6PNN, Rino IZ6BMP, e il Presidente I6DQD Antonino: il team
stava nascendo. L'esperienza di Amato e la professionalità di Rino furono indispensabili nella fase
di realizzazione e messa in opera del ripetitore IR6UAK sulla Maiella che fu attivato il 27/09/2002.
Ennio IK6DTA
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TX-RX
D-ATV DVB-T COFDM 1240 MHz
ATV digitale
di
Ennio D’ONOFRIO IK6DTA
Tutto è iniziato nel novembre 2015 in occasione delle 50^
Mostra di
Pescara, il mio amico Bruno, espositore in questa Mostra, ha
insistito tanto a volermi regalare un centralino IF-SAT IF/IF di
recupero, io ho provato a non accettare, ho già
tanta roba, ma alla fine ha vinto lui!
E’ un centralino TV della IARE serie 9700, è composto da
una dozzina di
moduli raggruppabili in tre tipologie: Amplificatori di potenza,
Filtri attivi di canale, Filtri di banda e Convertitori di canale.
Di questi moduli convertitori ce ne sono di diverse
edizioni, a seconda della frequenza di ingresso e di uscita per cui
sono stati tarati (da 950 a 2150 MHz), per cui anche se con la stessa
matricola, possono essere molto diversi. La differenza sta
nella dimensione delle linee dei filtri di ingresso e di uscita e
nella capacità dei compensatori.
Dopo tanti anni di sperimentazione in ATV analogica, ho voluto
confrontarmi anche con l’ATV digitale D-ATV. Studiando i data sheet
di questi moduli, individuo subito la possibilità di utilizzarli per
l’autocostruzione di un TX-RX D-ATV in standard DVB-T sulla frequenza
di 1240 MHz.
Schema a
blocchi del progetto
STANDARD
DVB-T COFDM
MODULATION
QPSK
FORMAT
(codifica)
MPEG-2
BANDWIDTH
8 M
FFT (modalità
di trasmissione)
2K
GI (Guard
Interval)
1/4
FEC (Forward
Error Correction)
1/2
BIT RATE
4,98 MB/s
POWER RF
2W
MER (C/N)
31 dB (circa)
Caratteristiche tecniche dell'apparato
Per questo progetto ho previsto l’uso di un modulatore DVB-T della
Televes, il mod. 554902, è un apparato di ultima generazione,
costruito in tecnologia Single-board computer, ritengo che
per la sua complessità, l’autocostruzione di un dispositivo simile
non sia alla portata del più esperto autocostruttore: è l’unico
modulo che ho dovuto acquistare!
Prima fase, il tutto già funziona perfettamente
Il primo problema che affronto è la conversione del segnale DVB-T in
uscita dal modulatore Televes (47-862 MHz 16-35 dBm), nella
frequenza di trasmissione:1240 MHz.
Ho utilizzato un modulo convertitore di questo centralino che
all’interno ha un mixer attivo, uno IAM82008 della HP in SO-8.
Modulo Up
Converter TX
Ho realizzato questa conversione inviando al mixer oltre al segnale
del modulatore a 452,265 MHz, il segnale dell’LO a 787.735 MHz
(452,265+787,735=1240).
Modulo LO
(Oscillatore Locale TX)
Su questo modulo ho eliminato l’LO libero presente, e ho utilizzato
un LO esterno quarzato, entrando nel modulo
mediante una presa “F” esistente, ho dovuto adattare
il filtro di uscita a 1240 MHz,
è stato necessario sostituire i tubicini costituenti le linee
del filtro diminuendo lo spessore, all’uscita di questo modulo ho tirato fuori -34 dBm.
Per portare in frequenza il Filtro Attivo ho dovuto allungare con
dei spezzoni di filo argentato da 2,5mm le linee dei filtri, sia in
ingresso che in uscita.
Modulo
Filtro Attivo
Su questo modulo è presente anche uno IAM82008 ma usato come
amplificatore, entrando in LO-IN e uscendo in IF-OUT.
All’uscita di questo filtro ho ottenuto -28 dBm a 1240 MHz, con
una pulizia spettrale accettabile, grazie anche ad un filtro
passa banda inserito all'uscita dell'LO.
L’AMPLIFICATORE DRIVER monta come finali due BFG591, è a larga banda
950-2150 MHz, quindi non è stato necessario fare nessuna modifica.
Modulo
Amplificatore Driver
All’uscita, ho misurato 8 dBm ...troppi: è stato necessario
attenuare per pilotare con il livello giusto il PA, un modulo della WESSEX mod.AN01218 da 32dBm (2W).
Trasmettendo a 1240 MHz in banda IF-SAT (950-2150) ma in standard DVB-T, per
poter decodificare il segnale ricevuto è necessario convertirlo con
un DOWN CONVERTER da 1240MHz ad una frequenza del digitale
terrestre(40-860 MHz), ricevibile con un
Decoder DVB-T.
Il DOWN CONVERTER è costituito da un modulo identico a quello usato
per l’UP CONVERTER, in questo caso è stato tutto più semplice, il
filtro in ingresso “dippava” facilmente a 1240 MHz senza
modifiche!
Modulo
Down Converter RX
Mentre al filtro di uscita ho dovuto togliere i tubicini costituenti
le linee in modo da poter sfruttare le sottostanti linee in PCB. Ho
dovuto anche sostituire i tre compensatori con altri di capacità
maggiore.
All'interno del modulo ho inserito in
ingresso anche un preamplificatore da 18 dB (v. foto sopra).
Contrariamente all’UP CONVERTER, qui ho usato un LO libero non a
quarzo e va benissimo.
Come Decoder ho usato uno di quelli che si appendono
direttamente sulla presa SCART del TV, ma l’ho infilato
all’interno di un modulo vuoto identico agli altri.
Ho portato sul pannello frontale la presa USB del decoder,
necessaria per poter registrare e rivedere le immagini ricevute su
una Pen Drive.
Modulo
Decoder DVB-T
La stessa cosa ho fatto anche per
il sensore IR del telecomando,
posizionandolo in apposita sede sulla mascherina del
monitor LCD.
Non dimentichiamoci che tutte le impostazioni e i comandi sul
Decoder si svolgono col telecomando.
Ho previsto un interruttore che quando il TX è in
trasmissione, abilita anche il ricevitore, in questo modo mediante
il monitor LCD frontale ho
la possibilità di valutare lo stato e la qualità video della
trasmissione, una valutazione sommaria in quanto il relè commutato
in TX disconnette l’antenna dall’RX, comunque capacitivamente il
segnale passa ugualmente sempre, anche a bassa
potenza.
Apparato
ancora in costruzione!
Anche se non mi entusiasma molto l’attività dei contest in
alta quota, ho previsto l’alimentazione sia a 220Vac che a 12Vcc,
con un commutatore e prese sul pannello posteriore.
L’uscita dell’amplificatore finale va all’ingresso di un
Directional Coupler per la misura indicativa della potenza
diretta e riflessa con uno strumentino a lancetta sul pannello
frontale.
Ho previsto anche una uscita AV sul pannello frontale
per il collegamento di un monitor esterno
Per poter utilizzare il modulatore Televes per altre conversioni
(2,4 GHz, 5,7GHz 10 GHz...), il segnale prima di andare al modulo Up
Converter esce sul pannello posteriore per poi rientrare
nell’apparato con un cavallotto.
Il lato "B"
Il Relè d'antenna
Ho dovuto fare un uso massiccio dei connettori "F" ad angolo,
consapevole che ci sono in giro connettori di questo tipo di qualità
dubbia (cinesi).
Quando si usano connettori ad angolo di qualsiasi tipo il rischio di
falsi contatti è sempre presente.
Io ho usato quasi tutti di marca Fracarro, che dovrebbero
essere un po’ meglio degli altri!
Non ne ho potuto fare a meno, diversamente non sarei riuscito ad "infilare"
il tutto dentro il contenitore.
Vista
Frontale
L’uscita del DOWN CONVERTER a 754 MHz è connessa all’ingresso di uno
splitter con due uscite, una uscita va al decoder, l’altra va ad una
presa BNC sul pannello posteriore per il collegamento di uno
strumento per eseguire misure di qualità.
Con la D-ATV, dobbiamo iniziare a familiarizzare con nuovi metodi di
valutazione del segnale digitale, si inizia a parlare di
qualità.
Guardando un’immagine digitale essa non da alcuna indicazione sulla
qualità e quantità del segnale, se non quella di essere presente!
Confronto
Analogico digitale
Mentre un degrado di un segnale analogico è apprezzabile visivamente
sotto forma di fruscii, interferenze, distorsioni, riflessioni,
....si vede sempre peggio ma si vede!
Un
segnale digitale invece resterà visibilmente perfetto fino a quando
il decoder sarà in grado di interpretarlo, per poi sparire
completamente quando il degrado raggiunge il limite di
funzionamento di uno degli stadi che compongono il Decoder.
Avendo a che fare con segnali TV digitali è inevitabile considerare
alcuni parametri che misurano la qualità del segnale ricevuto.
Misura di
Qualità
"Panettone"
Uno dei parametri più usato è il “BER” (Bit
Error Ratio), che
da una indicazione sul rapporto fra il numero di errori trovati e la quantità di
dati ricevuti. Si, trasmettendo un segnale TV digitale in effetti
noi trasmettiamo e trattiamo un flusso dati.
Molto importante tenere sotto controllo il “MER” (Modulation
Error Ratio), si misura in dB e da una indicazione
riassuntiva sulla qualità del segnale ricevuto.
Un “MER” di oltre 40dB può essere considerato ottimo, per ottenerlo
sono in gioco la perfetta linearità degli stadi costituenti il TX
che devono essere rigorosamente in classe “A”.
Il modulatore Televes ci consegna un segnale con un “MER” di
>42dB, sta a noi non farlo scendere troppo!
La difficoltà a riuscire ad ottenere un “MER” dignitoso è
causa di inquietudine e turbe del sonno di molti colleghi
radioamatori che si interessano di segali TV digitali!!
Altra
vista frontale
L’architettura di questo progetto è esclusiva, non ho tentato
ne di copiare ne di replicare progetti esistenti.
E’nato cercando quello che mi serviva tra la
tanta, tantissima roba
che ho nella mia stazione radio, ....operando da solo.
Ho dovuto acquistare solo il
modulatore Televes!
Mi è stato molto utile, direi indispensabile il mio misuratore di
campo con generatore di rumore e analizzatore di spettro da 45-2170
MHz ed altri strumenti che ho nel mio lab.
La modifica, la taratura è l’allineamento dei vari moduli è stata
un’esperienza emozionante ma non sono mancati momenti di ansia nella
fase di remotizzazione del display del modulatore e soprattutto
quando ho iniziato ad infilare il tutto nel contenitore,.....sarebbe
bastato un granellino di limatura di ferro sui piedini di uno dei
chip del modulatore per mandare a pu...ne il tutto!!
Antenna SPW
Skrew Planar Wheel
Nella fase intermedia, con
tutti i moduli già funzionanti sul tavolo, ho fatto delle prove di trasmissione
mobile, ho ripetuto le prove quando l'apparato era finito con
antenne SPW (Skrew Planar Wheel)a 4 petali autocostruite, ottenendo
risultati molto soddisfacenti.
Queste ultime prove sono
state fatte invertendo gli apparati: il TX in mobile e l'RX in
stazione!
Prova ti
trasmissione "MOBILE" lato TX sulla mia Opel
Prova ti
trasmissione "MOBILE" lato RX in stazione (RX in costruzione)
Si, come al solito ho curato molto l’aspetto estetico nei minimi
dettagli, ho eseguito il cablaggio interno con la massima
accuratezza, senza però tralasciare la funzionalità.
73 de Ennio,IK6DTA
.....a presto vedervi...in
D-ATV!!!
Ringrazio per i
consigli Alessandro IW3RMR e Luca IW0RFE
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Frima
fase
"Menù info"
del decoder (su
monitor piccolo 5")
Un video di
tutta l'avventura!
D-ATV
mobile test
Di seguito i numeri del nostro ripetitore ATV:
ID
Nome
/ Località
Ingressi NORD
Ingressi EST-SUD
Uscite
Note
IR6UAK
ATV
Maielletta
10450 - 2344 MHz
10450 - 2335 MHz
1243 - 5765 MHz
Ingr.10 GHz
riattivato
Ubicazione del nostro
ripetitore ATV, IR6UAK.
clikka
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Storica foto di tutti (quasi) gli
operatori ATV ( e non) abruzzesi (Mostra 2006)
La mia stazione ATV
Anni
"80, il mio primo RX-TX ATV autocostruito in 434.250 MHz AM (progetto
di G Sattler, DJ4LB, VHF Communications 1973/1 pag.
2-15)
La
stazione ATV dell'epoca...... anni "80, in primo piano a sinistra in
basso, la telecamerina Philips in B/N !!!!!
Con
questo piccolo sender ho iniziato la sperimentazione ATV in FM a 2,4 GHz
(2001-2002) !!!
Il
rack ATV prima edizione (anno 2002)
Questo il rack 2.0 !!!
Rack 2.0, notare i due piccoli monitor ex
videocitofono!!!
Le due
titolatrici, una in B/N e l'altra a colori per le scritte scorrevoli
Il lato "B"
del rack !!!
Schema stazione ATV
Parabola TX 2400 MHz 120 cm.
Parabola TX 10 Ghz 80 cm.
Tonna
35 elementi 1250 -1260 MHz
Pannello Twin Quad 1240 MHz
Parabola TX 10 GHz, febbraio 2012 !!!
Gli "UTENTI"
Di seguito alcuni
frame da immagini di "utenti" passati sul nostro Transponder:
Per rifarsi gli occhi!!
Il rapporto in ATV
P0
P1
P2
P3
P4
P5
Pictures courtesy VK3KHB
I Punti "P"
vanno da P0 a P5 e sono equivalenti al concetto dei punti "R" della
fonia, solo che vengono riferiti alla qualita' dell'immagine.
Di seguito un articolo che ho scritto nel novembre 2001
e pubblicato sull'opuscolo della Mostra 2001
ATV
AMATEUR
TELEVISION
Oggi più che mai parlare di ATV,
potrebbe essere stimolante perchi trova poche motivazioni dal mondo della radio, oppure per
chi e’ “distratto” dalla RETE (Internet).
ATV e’ l’acronimo di Amateur Television, e
raggruppa l’attività svolta da un numero ristretto di OM, che trasmettono e
ricevono immagini TV a colori a scansione veloce, in standard PAL, lo stesso
usato dalla TV pubblica (Rai, Canale 5, Rete4…) su frequenze appositamente
assegnate e con apparecchiature per lo più autocostruite.
Di ATV si parlava già agli inizi degli anni
“80,"in quel
tempo" io e I6CGE, ci
siamo scambiati alcune immagini, io mi ero autocostruito un RX TX da un progetto
preso da VHF Communications, si operava sulla banda dei 432 Mhz, in B/N e in
modulazione di ampiezza, con conseguenti grosse difficolta’ a raggiungere
potenze adeguate, per problemi legati alla linearita’
degli amplificatori,rigorosamente in classe “A”.
Il primo collegamento che feci con Alfio fu
davvero emozionante, arrivai al punto di lasciare la telecamera e il tx acceso,
e andai da lui per vedere “come si vedeva” , devo dire che il segnale non era
perfetto, maarrivava.
Successivamente noi radioamatori, abbiamo
visto in Italia (caso unico in Europa) ridurci sensibilmente da parte della
autorità competenti, lo spettro della bandadei 70 cm. quindi li un segnale video modulato di alcuni megacicli ci
andava un “pochino stretto”.
Tutto ciò ha reso impossibile proseguire la
sperimentazione su quella banda, quindi c’è stata una pausa di alcuni anni, di
ATV non se ne è più parlato, perlomeno in Italia, mentre in Francia l’attività
in banda 70 cm non e’ stata mai interrotta e ad oggi molte stazioni continuano a
trasmettere regolarmente.
Le cose sono cambiate con l’avvento della
televisione satellitare, questo sistema prevede la modulazione del segnale video
composito e audioin FM e nonin
AM, però con una larghezza di banda
del segnale modulatodi circa 18
MHz
La modulazione in FM
sia del video che dell’audio, introduce notevoli vantaggi, infatti gli stadi di
amplificazione non richiedendo particolari standard di linearità, possono essere
costruiti in classe “C”, con evidenti semplificazioni, si possono quindi usare
addirittura anche moduli ibridi. Inoltre la trasmissione in FM, offre anche
significativi vantaggi ai fini della qualità dell’immagine ricevuta, soprattutto
riguardo alle problematiche legate al rapporto S/N del ricevitore.
I ricevitori SAT_TV commerciali operano da
750 a 2150 Mhz, la nostra banda dei 23 cm. (1200 Mhz) è compresa in tale banda,
e qui abbiamo una spazio già previsto dal band plane per l’ATV, quindi il
ricevitore si può dire che è già fatto, basta aggiungere un eventuale
preamplificatore.
Per il tx, attualmente ci sono in giro dei
kit per la costruzione del modulatore, e su internet ci sono una miriade di
idee, schemi, progetti: c’è l’imbarazzo della scelta, normalmente sono
dispositivi che tirano fuori potenze dell’ordine 700-800 mW.
Per poter raggiungere potenze adeguate, in
commercio ci sono dei moduli ibridi gia pronti, oppure si possono usare schede
di amplificatori e moduli presi dalla tecnologia GSM da modificare, e
raggiungere 20W da una potenza di circa 1 W non è particolarmente difficile.
Chi è abituato
a recuperare dal surplus, si troverà quindi molto bene, in ricezione si può
usare il ricevitore satellitare così come e’, oppure può usare solo il tuner
corredandolo della circuiteria minima per il suo funzionamento; io ho in
progetto di costruirmi un ricevitore panoramico basato su un tuner SAT con
possibilità di visualizzare sullo schermo oltre alle immagini anche lo spettro
del segnale ricevuto.
Sempre grazie alla tecnologia satellitare,
salire frequenza a 10GHz in ATV è particolarmente facile usando un LNB:
in rx spostando l’oscillatore locale in modo da abbassare la frequenza a 10,300
GHz, e in tx modificando opportunamente un altro LNB, o più semplicemente
modulando in video una cavità di recupero del tipo usato per gli allarmi.
Naturalmente questa attività non e’ fatta
per gli“spingibottoni”, qui non ci
sono apparati da sballare e garanzie da spedire, questa attività (secondo me
tutta l’attività radioamatoriale) e’ fatta per chi e’ più esperto ad usare il
saldatore che il microfono!!!
!Le antenne?Si autocostruiscono …naturalmente!!!
Attualmente in Europa c’è un grande
fermento per l’ATV, dovunque ci sono appassionati e spesso si usano anche ponti
ripetitori, in Italia l’attività è ridotta, i più attivi sono i Piemontesi,
Liguri, Lombardi e i Veneti, ma ci sono anche diversi colleghi nel Lazio
in Toscana e nelle Marche.
Qui in Abruzzo l’attività è quasi
inesistente: oltre a me, c’è Lucio IW6OCNe ultimamente si sta avvicinando ancheLuciano IW6NPK, come dire, se vi piace fatevi sotto!!
(Pubblicato
sull'opuscolo della Mostra Mercato di Pescara)